Nel corpo umano l’acqua è il costituente presente in maggior quantità ed è essenziale per mantenere l’organismo in uno stato di salute. Infatti, è coinvolta nello svolgimento di tutti i processi fisiologici che avvengono nell’organismo, come: la regolazione del volume cellulare e della temperatura corporea; favorisce i processi digestivi e promuove una corretta eliminazione dei prodotti del catabolismo e delle tossine; mantiene la corretta elasticità della pelle e delle articolazioni; supporta e stimola il metabolismo; modula i fattori pro-infiammatori. Idratarsi pertanto significa garantire al corpo la corretta quantità di acqua giornaliera.
Secondo i dati dell’European Food Safety Authority (EFSA), per una corretta idratazione, gli adulti dovrebbero assumere almeno 2L di acqua al giorno, derivanti sia da bevande come tisane e infusi che dagli alimenti (es. frutta, verdura, latte e derivati). È altrettanto importante la modalità in cui l’acqua viene assunta: è consigliato bere durante tutto l’arco della giornata, non solo quando si è assetati. Lo stimolo della sete, infatti, è un meccanismo fisiologico tardivo che interviene già quando sono presenti i primi effetti della disidratazione (es. cefalea, difficoltà di concentrazione, arrossamento della cute, irritabilità). La regolazione dei liquidi corporei, pertanto, è un processo estremamente complesso e finemente regolato. La percezione della sete e quindi di un iniziale stato di disidratazione, è un messaggio che viene veicolato principalmente mediante la vasopressina.
Quest’ormone agisce sia inducendo il bisogno di bere che limitando la quantità di acqua eliminata. Tuttavia, la vasopressina è riconosciuta dall’organismo come un ormone stressogeno, in quanto induce un adattamento a livello sistemico. Il reclutamento cronico di ormoni stressogeni predispone all’insorgenza di patologie cardio-reno-cerebrovascolari e metaboliche. Pertanto, mantenere l’organismo in un corretto stato di idratazione è un fattore determinante per prevenire l’insorgenza di varie patologie, come diabete di tipo 2, ipertensione, insufficienza renale cronica.