È di conoscenza comune l’utilizzo della calendula come rimedio locale per problemi che riguardano la cute. È un fiore molto conosciuto e la sua è una lunga storia ricca di simbologie.
ORIGINE
È una pianta originaria dell’ Egitto. In Italia si trova in collina e nella zona mediterranea in prati e campi. Si può trovare anche nei giardini dove è utilizzata come pianta ornamentale grazie ai suoi colori vivaci che vanno dal giallo all’arancio.
Sull’origine del nome i pareri sono discordanti, alcuni ritengono che il nome derivi dal latino “calendae” in allusione al tempo che scorre, come la fioritura che si protrae per molti mesi, altri ritengono che derivi dalla parola greca kàlanthos che significa coppa o cesta, in questo caso il nome sarebbe riferito alla forma del fiore.
STORIA
Si hanno notizie di un suo assiduo utilizzo fino al medioevo, fu poi per molto tempo dimenticata.
È stata riscoperta dalla medicina moderna per la presenza di flavonoidi, saponine, resine, oli essenziali.
Alle prime luci del mattino lentamente i fiori si aprono e si rivolgono al sole man mano che questo si alza all’orizzonte. Quando si avvicina il tramonto, la calendula si abbassa invece verso terra, fino quasi a piegarsi. I contadini al mattino, guardando i suoi fiori, fanno pronostici sul tempo: se verso le otto sono ancora chiusi, si aspettano pioggia.
I petali di calendula, freschi o essiccati, venivano adoperati, al tempo dei Romani, come sostituti dello zafferano. I fiori, inoltre, venivano spremuti freschi per trarne un succo per tinture gialle. Solsequium, era il nome datole dai Latini, perchè i suoi fiori seguono il sole.
Tra gli Aztechi era viva la leggenda che la calendula fosse nata dal sangue dei guerrieri caduti in battaglia.
Nella mitologia greca la pianta è associata ad Afrodite che addolorata per la morte del giovane amante Adone pianse lacrime, che toccando terra, si trasformarono in calendule. Per questo motivo nel periodo ottocentesco il fiore veniva sempre associato a simobologie tristi causate da pene d’amore, gelosia e inganni.
PROPRIETÀ
Le proprietà fondamentali della Calendula, della quale si utilizzano soprattutto le sommità fiorite, è quella di riuscire a dare sollievo alla pelle, grazie alla sua decisa azione antinfiammatoria, antisettica e cicatrizzante.
L’utilizzo fitoterapico più comune è quello esterno, sotto forma di pomata, per velocizzare la cicatrizzazione e stimolare la guarigione del tessuto epidermico in caso di scottature, ustioni, piaghe, piccole ferite, abrasioni e geloni. Le proprietà della calendula rappresentano un vero e proprio toccasana per eczemi, dermatosi, pelle secca, screpolata e arrossata.
Può essere utilizzata, come ottimo cicatrizzante, su contusioni, piaghe, ustioni, geloni e varici.
È indispensabile avere in casa una buona pomata che contenga un’alta percentuale di principio attivo. Non deve mai mancare durante le vacanze estive, vero e proprio toccasana come dopo sole per la pelle arrossata sia dei bambini che degli adulti.
OLIO DI CALENDULA
Con i fiori di calendula fatti macerare in olio, si ottiene un rimedio dotato di una potente azione eudermica
in grado di migliorare lo stato della pelle, utile in tutti quei casi in cui risulta essere irritata e screpolata. L’olio di calendula è anche un grande alleato delle mamme: lenisce e protegge le pelli sensibili e irritabili del neonato e del bambino. Usata preventivamente contrasta la formazione delle ragadi al seno della mamma che allatta, ed è anche capace di cicatrizzare velocemente quelle già presenti.
Dr.ssa Giovanna Saleri
Farmacista