Quando arriva il caldo estivo, tanto agognato durante la stagione fredda, spesso ci si scopre a rimpiangere l’inverno. Del resto Mark Twain soleva dire che:
“L’estate è quel momento in cui fa troppo caldo per fare quelle cose per cui faceva troppo freddo d’inverno”.
Tuttavia per le età estreme, bambini molto piccoli e soprattutto per gli anziani, risulta più difficile proteggersi dal caldo che dal freddo, per il quale bastano indumenti adeguati.
I processi fisiologici di protezione dal caldo si basano sulla vasodilatazione e sulla contemporanea sudorazione. Purtroppo in caso di elevato tasso di umidità il meccanismo “si inceppa” ed il calore non viene adeguatamente smaltito. Un’esposizione prolungata a temperature elevate può provocare disturbi di diversa intensità e gravità, che diventano più pericolosi per le età estreme ed in particolare per gli anziani che si sottopongono a terapie farmacologiche.
Il disturbo più comune legato al caldo è la stanchezza estrema: è dovuta a perdita eccessiva di acqua e di sali contenuti nel sudore.
Non mette a rischio la salute ma è un campanello di allarme che dovrebbe indurre ad assumere liquidi, eventualmente integratori e ad adottare le opportune precauzioni.
Altrettanto comuni sono i crampi: rappresentano un’ulteriore conseguenza della perdita di liquidi e di elettroliti che non sono stati opportunamente reintegrati con l’alimentazione.
Alcuni farmaci, come quelli contro il colesterolo, possono a loro volta dare crampi, ma con un meccanismo diverso (carenza di Coenzima Q10), per cui è meglio chiedere consiglio al farmacista prima di acquistare gli integratori. L’accumulo di liquidi nei vasi sanguigni periferici può causare gonfiore degli arti, soprattutto inferiori. A volte questo si accompagna ad un calo di pressione arteriosa che, associata all’edema, può portare alla perdita temporanea della coscienza.
Gli anziani sono spesso “consumatori” di farmaci in misura maggiore rispetto alle altre fasce d’età per cui alcune precauzioni sono d’obbligo.
Innanzitutto si deve fare attenzione a proteggere fisicamente i farmaci dal caldo, evitando di lasciarli al sole od in luoghi che possono diventare roventi, come il cruscotto della macchina. Inoltre bisogna tenere conto del fatto che alcuni farmaci contro l’ipertensione possono rendere più sensibili alle temperature estremamente alte, se hanno azione vasodilatante. È della massima importanza che l’anziano si confronti con il proprio medico prima di modificare le terapie in corso: la riduzione arbitraria degli antipertensivi può risultare dannosa ed in alcuni casi fatale. Anche l’alimentazione deve adeguarsi alla stagione calda.
Il primo rischio da evitare è quello della disidratazione: in estate il fabbisogno d’acqua aumenta anche del 100%. Bere acqua è naturalmente il primo rimedio, ma non bisogna aspettare di avere sete. Lo stimolo della sete, infatti, non è sempre molto efficace e puntuale.
La tentazione di bere acqua molto fredda va combattuta: si rischiano congestioni e nausea. Soprattutto in estate il mondo vegetale deve essere il “re” della nostra tavola.
Le cinque porzioni di frutta e verdura, oltre a fornire vitamine e sali minerali, sono ricchissime di acqua e consentono di combattere efficacemente la disidratazione. In più aiutano a mantenere la linea senza sacrificare il gusto.
Consumare pasti frequenti e leggeri: questa è una regola che vale sempre e tanto più in estate, quando la digestione è lenta ed è più facile sentirsi appesantiti. Tre pasti al giorno sono davvero il minimo, mentre è auspicabile consumare anche due spuntini durante il giorno.
Pranzo e cena devono essere bilanciati, ovvero contenere alimenti ricchi in proteine (formaggi magri, carne bianca, pesce) ed in carboidrati (pane e pasta meglio se integrali e frutta). I grassi vanno limitati all’olio extra vergine d’oliva, preferibilmente macinato a freddo e, comunque, in quantità più limitata rispetto alle stagioni fredde.
Per la colazione si può pensare ad alimenti freschi come lo yogurt bianco magro con aggiunta di cereali non zuccherati, meglio se integrali.
Anche gli spuntini di metà mattina/pomeriggio possono essere a base di yogurt bianco magro, che apporta proteine e carboidrati nelle proporzioni ideali.
Dott. Antonio Marinelli - Farmacista