Fin dall’antichità è stata riconosciuta agli oli essenziali, intesi come prodotti aromatici naturali estratti da piante, una certa azione terapeutica. Fu però il chimico lionese R. M. Gattefossé ad approfondire in maniera definitiva nei tempi moderni lo studio degli oli essenziali, pubblicando nel 1937 un suo libro dal titolo “Aromathérapie”; tale appellativo è rimasto tutt’oggi a identificare l’impiego medicinale degli oli essenziali per uso interno o esterno.
Gli oli essenziali sono il prodotto del metabolismo secondario delle piante e sono generalmente materiali volatili fragranti costituiti da una mistura di idrocarburi, aldeidi, alcoli, eteri grassi, aromatici e ciclici; sono sintetizzati e immagazzinati da speciali cellule in varie parti delle piante ad es. fiori, foglie e frutti. Quando sono ancora nella pianta vengono chiamate essenze e diventano oli essenziali una volta estratti tramite distillazione in corrente di vapore o, attualmente, con altri metodi estrattivi come la CO2 supercritica. Sono largamente utilizzati in aromaterapia ma anche nelle preparazioni farmaceutiche, come repellenti per insetti e animali o come agenti antimicrobici.
Tra la moltitudine di piante fonti di oli essenziali, ne ricordiamo alcune, particolarmente indicate durante la stagione fredda.
Pino Silvestre: l’olio essenziale di Pinus Sylvestris L. costituito in maniera preponderante da monoterpeni tra cui α-pinene, β-pinene e limonene; gode di proprietà balsamiche, antisettiche ed espettoranti nei casi bronchiti e laringiti, ma è anche utilizzato come rubefacente topico per articolazioni reumatiche.
Eucalipto: l’olio essenziale di Eucalyptus globulus Labill. è sicuramente uno degli oli essenziali più conosciuti. Grazie alla presenza di 1,8-cineolo o Eucaliptolo, nel periodo invernale può essere utilizzato nelle inalazioni o nei suffumigi per il trattamento di raffreddori con congestione e catarro, tosse, bronchite cronica e sinusite. Non va somministrato nei bambini al di sotto dei 3 anni.
Tea tree oil: l’olio essenziale di Melaleuca alternifolia (M. & B.) Cheel è ricco soprattutto di monoterpeni e alcoli. Il più importante, il terpinen- 4-olo, gode di attività antibatterica ad ampio spettro e antifungina. È indicato nei casi di bronchite, tosse, infezioni delle vie respiratorie e sinusiti. Può essere utilizzato inoltre, ad uso locale, nei casi di herpes, applicandolo puro sulle zone interessate per più volte al giorno